Treni a idrogeno per una mobilità pubblica senza emissioni di CO2

Treni a idrogeno per una mobilità pubblica senza emissioni di CO2

Un treno diesel ogni 100 mila chilometri emette qualcosa come 700 tonnellate di CO2, per azzerare queste emissioni si sta lavorando per sostituire questi locomotori con altri alimentati a idrogeno. Non si tratta di fantascienza, ma di progetti reali che coinvolgono diverse realtà in Italia e all’estero.

In Sardegna per esempio, sono stati finanziati due progetti per far circolare dei treni a idrogeno tra Sassari e Alghero, e tra Alghero e il suo aeroporto, inoltre, sono previsti siti di produzione e stoccaggio dell’idrogeno sull’isola. In Lombardia la tratta interessata è la Brescia – Lago d’Iseo e l’arrivo dei nuovi treni è previsto per il 2023. In questa regione la mobilità a idrogeno coinvolge anche il servizio bus locale, qui l’abbandono dei diesel a favore del nuovo carburante avverrà entro il 2025. Progetti di idrogenizzazione delle linee ferroviarie sono in corso anche in Abruzzo e in altre regioni dell’Italia centrale.

La scelta di utilizzare locomotori e treni a idrogeno permette di ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 legate alla mobilità di massa, ma per azzerarle veramente è necessario che l’idrogeno venga prodotto attraverso scissione elettrolitica dell’acqua con energia di origine rinnovabile. Se si dovesse usare energia elettrica prodotta con carburanti di origine fossile il bilancio delle emissioni di CO2 non sarebbe zero.